Cabergolina Teva 0,5 mg: Scheda Tecnica del Farmaco

Il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale). Può essere consigliabile inoltre la somministrazione di farmaci antagonisti della dopamina. Come conseguenza delle indicazioni per le quali DOSTINEX è al momento consigliato,l’esperienza negli anziani è molto limitata. La cabergolina ripristina l’ovulazione e la fertilità nelle donne con ipogonadismo iperprolattinemico.

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Nei pazienti trattati con cabergolina sono state riportate patologie infiammatorie e fibrotiche a carico delle sierose, come pleurite, versamento pleurico, fibrosi pleurica, fibrosi polmonare, pericardite, versamento pericardico, valvulopatia cardiaca e fibrosi retroperitoneale (vedere paragrafo 4.4). La cabergolina è un dopamino agonista con una lunga durata d’azione che permette una posologia che prevede una sola somministrazione giornaliera. In pazienti con insufficienza epatica grave che ricevono un trattamento prolungato a base di cabergolina devono essere valutate dosi inferiori. In pazienti con insufficienza epatica grave (Classe Child-Pugh C) che ricevevano una singola dose da 1 mg è stato osservato un aumento dell’AUC, a confronto con volontari sani o con individui con insufficienza epatica meno grave. Si devono prendere in considerazione dosi inferiori di cabergolina per i pazienti con grave insufficienza epatica. Rispetto ai volontari sani e ai soggetti con grado minore di insufficienza epatica, è stato osservato un aumento dell’AUC nei pazienti con grave insufficienza epatica (Classe C di Child–Pugh) che assumevano una dose singola da 1 mg.

Gravidanza e Allattamento

Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un’analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale. Come avviene con altri derivati dell’ergot, cabergolina deve essere somministrata con cautela ai soggetti con gravi patologie cardiovascolari, ipotensione, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o sanguinamento gastrointestinale, o con anamnesi di disturbi mentali gravi, in particolare psicotici. Dopo l’inizio della terapia con agonisti della dopamina, i pazienti in genere vengono visitati a intervalli da uno a tre mesi fino a quando non sono stabili. Non sono disponibili informazioni relative all’interazione tra cabergolina ed altri alcaloidi dell’ergot; pertanto, l’uso concomitante di questi medicinali nel trattamento a lungo termine con cabergolina non è raccomandato.

Effetti di Cabergolina ratiopharm sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Dato che l’esperienza clinica è tuttora limitata e il prodotto ha un lungo periodo di emivita, come misura precauzionale si raccomanda alle donne che stanno cercando una gravidanza di interrompere il trattamento con cabergolina un mese prima del tentativo di concepimento, una volta ripristinato il normale ciclo di ovulazione. Come avviene con altri derivati dell’ergot, Cabergolina Teva deve essere somministrata con cautela ai soggetti con gravi patologie cardiovascolari, ipotensione, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o sanguinamento gastrointestinale, o con anamnesi di disturbi mentali gravi, in particolare psicotici. Il dosaggio terapeutico è solitamente 1 mg di cabergolina alla settimana e varia da 0,25 mg a 2 mg di cabergolina alla settimana. In pazienti iperprolattinemici sono state usate dosi fino a 4,5 mg di cabergolina alla settimana.

https://www.toothcanada.com/scandalo-steroidi-nuove-rivelazioni-sul-doping/ Teva riduce la pressione sanguigna, e ciò può alterare la capacità di reazione di alcuni pazienti. È necessario tenere in considerazione questa eventualità in situazioni che richiedono un particolare stato di vigilanza, come ad esempio la guida di un’auto o l’uso di macchinari. La gravidanza deve essere esclusa prima della somministrazione di cabergolina; dopo il trattamento si deve evitare la gravidanza per almeno un mese.

I sintomi di sovradosaggio sono probabilmente da attribuire all’iperstimolazione dei recettori dopaminergici, come ad esempio nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione posturale, confusione/psicosi o allucinazioni. Devono essere adottate misure di supporto per eliminare il farmaco non assorbito e mantenere un’adeguata pressione sanguigna, se necessario. Inoltre, può essere consigliabile la somministrazione di farmaci dopamino–antagonisti. La cabergolina e altri agenti ergot derivati non devono essere usati concomitante con macrolidi (come l’eritromicina) poiché questo potrebbe aumentare la biodisponibilità sistemica della cabergolina.

I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale. Dieci giorni dopo la somministrazione, il 18% e il 72% della radioattività è stato riscontrato rispettivamente nell’urina e nelle feci. Nelle urine si è identificata una quota di prodotto immodificato pari al 2-3% della dose. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Come conseguenza delle indicazioni per le quali DOSTINEX è al momento consigliato, l’esperienza negli anziani è molto limitata.

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Dr. med. Sibylle Köhler

Curriculum Vitae

Seit 01.04.2020 Niedergelassen in eigener Praxis
01.11.2008 - 31.03.2020 im Angestelltenverhältnis niedergelassen
(Medikum Kassel und HNO-Praxis Schäfer)
09/2007 - 10/2008 Elternzeit
6/2007 Fachärztin für Hals-Nasen-Ohrenheilkunde
10/2006 Qualitätsnachweis Botulinumtoxin
2005 - 2007 Assistenzärztin im Petruskrankenhaus in Wuppertal
Dr. med. C.-P. Fues
2004 - 2005 Assistenzärztin im Klinikum Lüdenscheid
Dr. med. H. Davids
2001 - 2004 ÄiP und Assistenzärztin in der HNO-Uniklinik Göttingen
Prof. Dr. med. W. Steiner
1994 - 2001 Medizinstudium an der Georg-August-Universität Göttingen
1985 - 1994 Marienschule Hildesheim, Allgemeine Hochschulreife

Dr. med. Frank Schreiber

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ab 01.04.2020 Niederlassung in eigener Praxis
Oberarzt, HNO, Klinikum Kassel,
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bis 31.3.2020 Prof. Dr. med. U. Bockmühl
ab 01.07.2005 Prof. Dr. med. M. Schröder,
seit 01.09.2009 leitender Oberarzt
Oberarzt, HNO, Krankenhaus St. Georg, Hamburg
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ab 01.07.1999 Prof. Dr. med. C. Morgenstern
bis 30.06.2005 Prof. Dr. med. J. von Scheel
01.10.1995 - 30.06.1999 Assistenzarzt, HNO, Universitätsklinik Mainz,
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Prof. Dr. med. W. Mann
01.01.1995 - 30.05.1995 AiP, HNO, Dr.-Horst-Schmidt Kliniken Wiesbaden,
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Prof. Dr. med. A. Beigel
05/1999 Facharzt für HNO
11/2011 Zusatzbezeichnung plastische Chirurgie
spezielle HNO Chirurgie
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